Quando una tragedia come quella di dover scegliere di dire addio al proprio figlio arriva nella tua vita, spesso si potrebbe pensare che la persona che ti capirà di più e che affronterà il dolore e il lutto nella stessa maniera di come li affronti tu sia il tuo partner.
Essendo il padre del bambino come tu sei la madre, non riesci a immaginarti che lui possa invece virare completamente verso un’altra direzione. Questo lutto complicato può sia rendere una coppia indistruttibile che distruggerla. All’inizio, quando ricevemmo la diagnosi, il mio compagno era l’unica persona che potessi sopportare accanto a me, l’unica che potesse tirarmi su. Si trasformò in una roccia per me e letteralmente raccoglieva ogni pezzettino di me quando l’unica cosa che volessi fare era morire. Dopo qualche settimana invece, non riusciva più a vedermi così distrutta, non riusciva a capire e accettare cosa stessi facendo e perchè (lavorare all’uncinetto per Ida e creare il suo box della memoria). Con l’aiuto di mia madre e il suo cuore d’oro, ha capito che doveva credere in me, accettare il mio modo di prendermi cura di Ida e supportarmi a fare ciò che il mio cuore mi dicesse di fare. Poi ancora una volta, passato qualche tempo, non riusciva più a sopportare di vedermi a letto, dicendomi che sembrava che non volessi sentirmi meglio, e forse aveva ragione. Volevo soltanto sentirmi miserabile nella stessa maniera in cui lo fosse la nostra perdita. Non sopportava più sentirmi parlare di nostra figlia, era troppo doloroso per lui e completamente angosciante. Mi ammise in seguito di avere il timore di non riuscire più a parlare d’altro con me al di fuori di nostra figlia. Capii che il nostro viaggio nel lutto aveva bisogno di prendere strade diverse e che dovevo capire come occuparmi di quelle dolorose differenze nel modo di affrontare il lutto di nostra figlia, se volevo che la nostra coppia sopravvivesse alla sua morte. La nostra coppia doveva farcela. Nel libro Empty Cradle Broken Heart, l’autrice Deborah Davis scrive: 'E’ normale avere una vicinanza all’inizio e poi separarsi ognuno nel proprio lutto. Penserai inizialmente che camminerete sempre lo stesso percorso nel lutto, che potrai sempre parlare liberamente del tuo bambino senza risvegliare il dolore nel tuo compagno, ma spesso non è così. Questo non succede per mancanza di impegno o di interesse, ma semplicemente perchè il tuo lutto necessita che tu lo affronti secondo la tua natura piuttosto che uniformarsi con qualcosa che non corrisponde.' Decisi con lui con avrei parlato meno di Ida con lui e in sua presenza e che avrei contato su altre persone che facevano parte del mio gruppo di supporto, mia madre e gli altri pochi amici virtuali e non virtuali. Decisi anche che mi sarei forzata ad alzarmi dal letto e ad essere più socievole e serena con le persone attorno a me, per rendere al mio ragazzo più semplice supportarmi. Questo cambiamento ci ha portati a una precaria pace e quiete, ma anche ad essere più distanti l’uno dall’altra. Io ero sempre meno invogliata a condividere i miei sentimenti con lui e quindi a stargli vicino. Entrambi abbiamo capito che questo metodo non poteva funzionare e allora ci aprimmo di più sui nostri sentimenti e su cosa avevo bisogno da noi stessi e l’uno dall’altra. Ci rassicurammo entrambi, confermando di voler far sopravvivere la nostra coppia alla tragedia, nessuno dei due avrebbe mai gettato la spugna e smesso di credere nell’altro e che questo avrebbe fatto sopravvivere la nostra coppia. 'Se condividere pensieri ed emozioni diminuisce il dolore per uno, ma lo aumenta nell’altro, quello che puoi invece condividere è il rispetto e interesse mutuale. Verificate e parlate di quello che cercate nei termini di supporto e concordate che non avete l’obbligo di ricevere dall’altro tutto quello di cui avete bisogno. E’ perfettamente ragionevole raggiungere e cercare supporto da altre persone e utilizzare altre risorse.' Il mio compagno mi supporta lasciandomi fare qualsiasi cosa che il mio cuore mi dica di fare. Allo stesso tempo io lo supporto lavorando sulla mia gratitudine e sulla mia guarigione, per lui, per Ida, per la nostra coppia, un giorno riuscirò a farlo anche per me stessa. Cerco anche di evitare con lui conversazioni che lo possano stimolare negativamente, anche se col passare delle settimane affrontando il lutto, diventa sempre meno stimolato negativamente dalla memoria di Ida. E’ anche meno spaventato dalla mia maniera emotivamente intensa di affrontare il lutto, che adesso va e viene come delle onde. Lui ha capito che ciò di cui ho bisogno da lui è soltanto la sua presenza, il suo rassicurarmi e starmi vicino in un abbraccio. Io invece lo supporto lasciandolo fare qualsiasi cosa che il suo stile di affrontare Il lutto orientato all’attività, gli chiede di fare. Allo stesso tempo questo assecondare il suo stile di affrontare il lutto, sentendosi accettato, gli sta permettendo di accettare sempre di più la realtà e I sentimenti di ognuno. A volte è proprio lui ad aprire conversazioni su Ida. Si sente accettato, finalmente capendo che non sta affrontando il lutto in maniera sbagliata. Lo rassicuro sul futuro della nostra coppia, ritagliando dei momenti sereni insieme, nonostante il nostro lutto continui. Scherziamo insieme, ci godiamo I momenti di intimità e usciamo insieme anche soltanto io e lui. Quando affronti il lutto in maniera molto diversa dal tuo partner è molto difficile essere empatico e accettare l’altro. Ecco perché una delle strategie più importanti per far sopravvivere la tua relazione è quella di trovare supporto al di fuori di essa. I modi per sopravvivere alla tragedia insieme sono:
9. Nutrire la relazione con dei momenti di qualità insieme Sei stai leggendo e sei il papà, ti potrebbe essere utile sapere che generalmente una madre durante il lutto è focalizzata sulla perdita di relazione con il suo bambino e cerca di mantenere delle connessioni con lui. Quindi le madri possono essere immensamente confortate dai partner che semplicemente comunicano di pensare e amare anche loro il bambino. Se stai leggendo e sei la mamma, ti potrebbe essere utile sapere che generalmente un papà durante il lutto è focalizzato sulla perdita di scopo e di identità come padre, e cerca di ritrovare un senso di controllo e significato. Quindi i papà possono sentirsi supportati dai partner che gli lasciano del tempo da soli senza essere costretti a parlarne. Se entrambi volete che la vostra coppia sopravviva a questa tragedia ed entrambi vi impegnerete attivamente, la vostra coppia ce la farà.
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Gloria. 1995.
Mamma.Invisibile di Ida, ITG alla 17esima settimana. Studentessa ostetrica a Dublino. Categorie
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Novembre 2019
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